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giovedì 13 settembre 2012

gemelli con uvetta pinoli alici e pangrattato

La ricetta che vi voglio proporre in questo post è una ricetta particolare, che utilizza il contrasto agrodolce formato dall’unione di uvetta e alici. Tanti paesi in italia ma anche tante nazioni nel mondo hanno utilizzato nei secoli l’unione del pesce con l’uvetta, ad esempio nel paese vicino a dove è nato Diego, in provincia di Salerno, la sera della vigilia di natale è usanza preparare degli spaghetti con l’uvetta, le alici dissalate e la mollica del pane, questo primo piatto prende il nome di spaghetti alla teggianese. Un altro esempio è rappresentato da una ricetta ebraica, la quale si prepara con sarde, uvetta e pinoli. Insomma come potete vedere sono tanti i paesi che utilizzano il pesce assieme all’uvetta, forse proprio per stemperare il gusto forte del pesce. La ricetta che vi propongo oggi è una via di mezzo tra la variante ebraica e quella salernitana, facendo un mix fra le due ricette sono riuscita ad ottenere un ottimo connubio di sapori!
Ingredienti
due barattolini di alici sott’olio
400 gr di gemelli o qualunque tipo di pasta corta
una manciatona di uvetta
mezza cipolla
uno spicchio di aglio
olio evo
pinoli
pangrattato

Procedimento: tagliare aglio e cipolla finemente, quindi farli rosolare in padella con un po’ d’olio. Aggiungere le alici sgocciolate e sminuzzate e l’uvetta, e far dorare per qualche minuto a fuoco moderato fino a quando le alici cominceranno a sciogliersi. A questo punto buttare i 400 gr di gemelli in acqua bollente salata. Nel frattempo far dorare in un padellino del pangrattato e tenerlo da parte. Quando la pasta sarà al dente scolarla e raffreddarla sotto il getto d’acqua fredda. Scolarla bene e trasportarla nella padella con le alici e l’uvetta. Aggiungere i pinoli e amalgamare bene con un mestolo di legno. A questo punto aggiungere il pangrattato che avrete precedentemente tostato, girare ancora e trasportare la pasta in una teglia forno. far gratinare in forno a 190° per circa un quarto d’ora venti minuti o fino a quando il pangrattato sarà dorato. Servire il piatto ben caldo.

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